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Nicola Bargi (CEO Save The Duck)

 

 A settembre 2018, Save The Duck, il marchio di piumini 100% animal free, ha inaugurato il suo primo monomarca a livello mondiale, a Milano, in via Solferino 12. Un’operazione, molto ambiziosa che rappresenta la voglia del marchio di espandersi e di imporsi sempre di più sul mercato.

 

«Sono estremamente soddisfatto del risultato raggiunto e invito tutti a visitare il nostro primo store perché ritengo sia assolutamente in linea con il credo Save The Duck» commenta Nicolas Bargi, amministratore delegato e creatore nel 2011 del marchio con “La Papera che fischietta”. Attualmente Save The Duck è presente in 29 Paesi, in particolare in Europa, con in testa Germania, l’area Benelux e tutta la Scandinavia, e in Nord America.

 

Il CEO di Save The Duck aggiunge: «Il nostro approccio è multicanale. Entro il 2020 i negozi monomarca arriveranno a fruttare il 5% sul totale fatturato con un obiettivo a 5 anni pari al 10%. Lo stesso target è stato fissato anche fronte e-commerce». Porprio per questo motivo, il team di Save The Duck è stato rafforzato di recente con l’ingresso di Angelo Lorusso in qualità di Digital Marketing & E-commerce Manager, che arriva direttamente dal colosso del fashion e-commerce, Yoox.

 

La realizzazione del negozio di via Solferino 12 è stata affidata all’architetto Caterina Frazzoni di DCMlab specializzata in design e construction management. Per l’individuazione del concept il brand ha realizzato un concorso chiamando a raccolta 10 dei migliori studi emergenti d’architettura in Europa.

In perfetto stile Save The Duck, gli elementi costituenti scelti sono estremamente innovativi, composti da materiali riciclati e riciclabili al 100% e dunque assolutamente eco friendly e sostenibili. Anche la scelta della location è stata fatta in modo mirato e non convenzionale; via Solferino è una strada iconica, che coniuga perfettamente milanesità e internazionalità.

 

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Store Save The Duck Milano

 

Da sempre, il punto cardine di Save The Duck, è la grande attenzione alla sostenibilità, rivolgendosi principalmente ad un target molto sensibile alle questioni ambientali e ambientaliste. Save The Duck significa letteralmente «salviamo l’oca». E il logo è una papera che fischietta spensierata. Tutti i capi creati dell’azienda sono 100% animal free e dunque non utilizzano piume, pellami, pellicce e in generale materiali/tessuti di derivazione animale.

 

Non a caso nel 2015 il brand italiano ha aderito anche alla LAV (Lega Anti Vivisezione). Nel 2017 ha vinto il premio Mario Unnia – Talento & Impresa, nella categoria «Innovazione sostenibile», dedicato alle aziende che investono nello sviluppo di prodotti o servizi volti a ridurre l’impatto ambientale e a migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali.

 

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STD può vantare anche altri tre premi dell’organizzazione no-profit a sostegno dei diritti degli animali PETA (People for Ethical Treatment of Animals), di cui l’ultimo ricevuto a dicembre 2017 da Peta UK per la collezione “Recycle” by Christopher Raeburn, la luxury capsule Fall/Winter 2017-2018 firmata dallo stilista inglese. «Parliamo al mondo e vogliamo farlo nella maniera più corretta possibile» precisa Nicolas Bargi. «E il nostro progetto retail ne è l’ennesima conferma».

 

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collezione “Recycle” by Christopher Raeburn

 

 

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