Quante volte abbiamo giurato di non indossare mai e poi mai un determinato capo o accessorio. Quante volte siamo arrivati a dire “non userò mai il marsupio che andava 20 anni fa”, “mai indosserei i sandali con i calzini”, “Mai mi vedrete con pantaloni così attillati”. Nonostante tutti i nostri “Mai”, alla fine, lo stilista di turno, nella maggior parte dei casi è riuscito a farci cambiare idea e a far diventare qualcosa che odiavamo in un oggetto da avere assolutamente.
Uno degli ultimi trend verso cui abbiamo giurato il classico “non lo indosserò mai”, è senza dubbio Il PVC. Vedendo le recenti sfilate, editoriali e scatti streetstyle si può facilmente capire quanto questo materiale, trasparente, colorato o nella versione vinyl, sia stato molto utilizzato in passato, sia molto in voga attualmente e sarà un grande trend in futuro. Il vero motivo per cui è nato il PVC sta alla fine in un errore commesso dallo scienziato tedesco Eugen Bauman, che nel 1872 ha lasciato per sbaglio il cloruro di vinile esposto alla luce del sole scoprendo il polivinilcloruro, brevettato poi solo nel 1913 dal connazionale Frederich Heinrich August Klatte. Il successo commerciale del polivinilcloruro è immediato e un po’ alla volta il suo utilizzo si espande a macchia d’olio, infiltrandosi in ogni settore. Nel 1966, un giovane Paco Rabanne, presenta la collezione Dodici abiti insostenibili in materiali contemporanei e porta in passerella abiti fatti di plastica e metallo, segnando per sempre la storia della moda. Da Peggy Guggenheim a Brigitte Bardot, tutti impazziscono per le sue creazioni.
La consacrazione definitiva del PVC arriva dal cinema: dal completo nero di Paco Rabanne indossato da Audrey Hepburn in Two For The Road a Carrie-Anne Moss nella trilogia di Matrix, fino a Kate Beckinsale nella saga di Underworld o a Charlize Theron in Atomic Blonde. Tutti questi film (e molti altri, spesso di genere sci-fi o super heroes) permettono al PVC un utilizzo più costante rispetto alla realtà, in cui invece, ha un andamento molto più discontinuo. Infatti dopo gli anni 70 i materiali plastici vengono sempre più associati all’idea di cheap o trash, di conseguenza vengono utilizzati veramente di rado.
Arrivati al nuovo millennio accessori e capi realizzati così si modellano secondo le proposte dei maggiori brand: Dior, Jean Paul Gaultier, Maison Margiela, Valentino, Louis Vuitton, Vetements, Calvin Klein. Il 2018 è stato sicuramente l’anno del PVC, che è stato usato dalla maggior parte degli stilisti per i loro tailleur, borse, capellini da turista, mantelline per la pioggia. Influencer e celebrities di tutto il mondo hanno abbracciato questo trend, sfoggiandolo nelle sfilate e sui post di instagram. Su tutte Kim Kardashian, che più volte ha indossato vestiti o stivali in polivinilcloruro per le sue uscite mondane. Così, per l’ennesima volta, un elemento totalmente fuori moda è diventato l’oggetto del desiderio definitivo.
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